Alessandro Baratta, Fidelissimae Urbis Neapolitanae cum omnibus viis accurataet nova delineatio aedita in lucem, 1629
Il progetto Nea_Via
Il progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale Nea_Via – Neapolitan Villa. Antiquities and Nature between Renaissance and Baroque (PRIN-PNRR), finanziato dall’Unione Europea-Next Generation EU, intende approfondire la diffusione del modello architettonico antico della villa nella città di Napoli tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Settecento. Per quanto il tema vanti una ricca storiografia, gli episodi napoletani – si pensi alle ville aragonesi della fine del Quattrocento – sono sempre stati approfonditi come casi isolati, mentre una scarsa attenzione è stata riservata allo sviluppo, anche nei secoli successivi, del fenomeno nel suo complesso. La ragione alla base di una tale lacuna deve essere ricercata nella mancanza di tracce – o nella difficoltà a riconoscerle – delle stesse ville, le quali, quando non del tutto scomparse, sono state fagocitate dalle trasformazioni urbane successive.
Concentrandosi su diverse aree tematico-topografiche, legate alla straordinaria orografia della città (lungo la linea di costa – da Posillipo, a Chiaia, a S. Lucia, alla Pietrabianca – e sulle colline del Vomero, di Capodimonte, di Pizzofalcone, luoghi privilegiati per il loro insediamento), le due unità di ricerca intendono non solo approfondire gli episodi preservatisi ma schedare e restituire la consistenza anche di quanto irrimediabilmente perduto, tramite la ricerca archivistica, l’approfondimento di fonti letterarie, periegetiche e iconografiche e, ove possibile, il rilievo di eventuali tracce fisiche meritevoli di conservazione.
Trattandosi di episodi pluristratificati, obiettivo primario del progetto è, infatti, riconnettere le storie disvelate attraverso le fonti con i luoghi fisici, individuando resti e siti di memorie disperse nella città contemporanea.
Oltre a contribuire all’avanzamento degli studi storico architettonici – attraverso il necessario confronto con esempi contemporanei di altre aree geografiche – il progetto ha anche finalità divulgative per favorire quei processi di trasmissione della conoscenza del patrimonio traducibili in consapevolezza da parte della società civile.
La redazione di schede sulla storia delle ville – con una particolare attenzione al dato architettonico e artistico – e il loro inserimento in un GIS, un sistema informativo che metta in correlazione i diversi casi con la loro posizione sulla mappa satellitare, andrà a costituire un prezioso strumento open access per la riappropriazione di queste memorie e del loro contesto da parte della comunità. Allo stesso modo, la creazione di itinerari turistici inclusivi permetterà di ricucire il rapporto sia con luoghi oggi interessati da disordine urbano (la Salute, Capodimonte, San Giovanni-Barra) che con zone ormai elitarie (Posillipo, Pizzofalcone).
In conclusione, Nea_Via, in linea con il tema strategico Cluster 2 del PNRR, punta a recuperare le radici storiche del paesaggio culturale della città di Napoli per incidere sul benessere umano proprio attraverso processi di conoscenza partecipativa